Truffa su facebook e ricatto con video di Skype o foto: due consigli importanti

Che vogliate chiamarlo ricatto o truffa, che avvenga tramite Facebook o tramite Skype o altro social o programma di messaggistica, il copione è sempre lo stesso: un’avvenente ragazza, dal pessimo italiano (frutto di un traduttore automatico), dopo avervi aggiunto su Facebook (o altro social) ed essersi fatta vedere in webcam, chiede a voi di fare altrettanto, facendovi esibire in un improbabile sexy show, il video viene registrato e voi siete ricattati dalla tipa, che minaccia di pubblicare e far vedere ai vostri contatti dei social, in particolare ad amici stretti, colleghi e famigliari, il video a luci rosse, che vi vede protagonista, o delle foto tratte dallo stesso, se non pagherete una certa somma.

Chiariamo subito una cosa, la ragazza con cui la vittima crede di chattare non è una ragazza, ma nella stragrande maggioranza dei casi un cittadino della Costa d’Avorio, che vuole farsi qualche soldo alle vostre spalle (e con le vostre palle… scusatemi non ho resistito!). In realtà non è la webcam della ragazza che viene visionata dal malcapitato, ma un video registrato.

Due consigli importanti se sei vittima di sextorsion

Se stai leggendo quest’articolo probabilmente è perché anche tu sei incappato in questa trappola, o magari un tuo amico, voglio darti subito due consigli importanti:

  • Rilassati e non farne un dramma, non accadrà nulla di drammatico, non è stata certo colpa tua (magari sei stato un po’ pollo, ma capita a tutti a volte), quindi non vedere subito tutto nero e non sentirti troppo in colpa, la colpa è solo di questi criminali senza scrupoli: vedrai che si risolverà tutto senza conseguenze;
  • Non pagare, non pagare e non pagare! Devo ripetere? NON PAGARE!!!

Come professionista informatico ho avuto modo di seguire diversi casi di questo tipo, ognuno con delle particolari varianti, ma sempre con analogo modus operandi, fortunatamente si sono tutti conclusi senza conseguenze di nessun tipo, se non un bello spavento ed a volte qualche notte insonne e qualche pasto saltato (non fa male!). La cosa più importante da farsi è segnalare immediatamente a Facebook l’accaduto, serve davvero a poco ed a niente rivolgersi alle forze dell’ordine italiane: un  mio cliente una volta mi raccontò che la polizia gli aveva detto di assoldare un hacker che entrasse nel computer del ricattatore per cancellare il video… NO COMMENT! In ogni caso, consigli demenziali a parte, è vero che possono farci ben poco, quindi vi consiglio di non perdere tempo, ma se proprio volete denunciare la cosa fatelo presso la Polizia Postale.

Hai bisogno del nostro aiuto?

Prossimamente pubblicherò altri articoli descrivendo alcune varianti di questa truffa/ricatto su Facebook, ed anche indicando cosa fare in caso di ricatto online da parte di questi profili falsi (cosiddetti “fake”).
Se volete una nostra consulenza in merito, vi garantiamo la massima discrezione e professionalità, come anche un intervento tempestivo ed efficace. A fronte delle centinaia di euro che vi vengono chieste, vi chiederemo solo 50 euro per attivare tutte le procedure e verifiche del caso, che potete tranquillamente fare autonomamente, ma che magari preferite siano fatte da professionisti con discrezione. Non vogliamo certo speculare sulle vostre disavventure online, ma naturalmente dobbiamo pagare il nostro tempo, solo per le varie comunicazioni con la vittima ne va via un sacco, ed altro tempo serve per fare tutte le segnalazioni e per monitorare la rete (Google, Youtube, Facebook, Linkedin) allo scopo di verificare che il video non sia stato pubblicato, ed in caso farlo rimuovere.

Concludo questo primo articolo sull’argomento facendovi notare che le ragazze reali in genere non hanno solo quasi esclusivamente maschi tra i loro contatti e che statisticamente non si spogliano in webcam la prima volta che ci parlate, ne tanto meno chiedono a voi di farlo. Poi sicuramente su internet si possono incontrare persone interessanti e fare avventure di tutti i tipi, anche che continuano nella “vita reale” o solo relegate al “territorio virtuale”, ma banalmente bisogna avere buon senso e non fidarsi ciecamente di tutto quello che si vede e si legge.



1 commento

  • erika

    Sono stato truffato, 1 anno fa da un certo Alain Dupret, ci siamo incontrati sul sito di Badoo, ci siamo scambiati il ​​nostro indirizzo facebook, poi una settimana dopo mi ha detto che doveva arrendersi in Costa d’Avorio per una casa d’affari che ha messo in vendita e che deve portargli una grossa somma. Dopo 2 settimane di conversazione, ha confessato i suoi sentimenti per me e mi è piaciuto anche lui perché era molto bello. Dopo il suo viaggio tutto iniziò a complicarsi per lui, beh, questo è quello che mi ha fatto credere e quindi ho dovuto aiutarlo a pagare il suo hotel quello che ho fatto senza riflettere accecato dall’amore Lo stavo trasportando, poi di nuovo ha dovuto pagare una tassa per la sua casa lontana prima che potesse venderlo per 135.000 €. E i costi fiscali e fiscali ammontavano a più di 26.000 €, gli dissi che non potevo pagare l’intero importo. Mi ha fatto credere che avrebbe potuto avere un accordo se avessi pagato la metà che poi ho fatto inviando 2000 € in più volte anche dall’Unione occidentale attingendo ai miei risparmi. Dopo tutte queste conversazioni erano basate esclusivamente sul denaro, ed è stato in quel momento che mi sono reso conto di essere stato truffato. Così mi sono lamentato con la polizia e mi hanno semplicemente consigliato di interromperlo in modo da non dover inviare altro denaro. È così che ho cercato aiuto nei forum e ho visto l’indirizzo di un poliziotto dell’Interpol, il signor Bernard Fioles. Questo signore mi ha aiutato molto. Dato che ero ancora in contatto con loro, doveva prendere provvedimenti per arrestarlo che aveva usurpato l’identità di Alain Dupret. Sono stato rimborsato dalle autorità ivoriane grazie a lui, signore. Ero arrivato in una fase sfortunata della mia vita in cui tutto era diventato difficile per me, anche per mangiare. Non sappiamo davvero cosa aspettarci su internet, quindi sono molto sospettoso da questo momento, credo che l’amore virtuale non esista. il suo indirizzo email: services_police_interpol@diplomats.com

Lascia un commento