Il dominio di Briatore twigaotranto.com




Oggi, miei cari 26 lettori (auspico uno in più dei soliti 25, non uno a caso), voglio parlarvi di un fatto curioso riguardante i nomi di dominio (e non solo), di cui sono venuto a conoscenza facendo delle ricerche in rete. Iniziamo col dire che il dominio di cui parleremo è quello relativo al sito del Twiga di Otranto, ossia la nuova avventura imprenditoriale del noto imprenditore italiano Flavio Briatore; di seguito vi indico l’URL della pagina Facebook di questo locale:

https://www.facebook.com/twigaotranto/

come potete vedere nella sezione della pagina apposita è indicato il sito ufficiale del Twiga Otranto, ossia www.twigaotranto.com, peccato che quando ci si clicca sopra, ad apparire non è uno sfavillante sito in cui è presentato il locale e tutte le sue attrattive, non è neanche una bella foto delle bellissime spiagge della rinomata località salentina… no tranquilli non è neanche la faccia di Briatore… è solo l’anonima scritta “Sito in costruzione” con l’altrettanto anonimo brand dell’azienda a cui Briatore ha affidato la costruzione del sito.

Ma dico io!!! È da settembre che sento parlare del Twiga ed il sito è ancora in queste penose condizioni??? Caro Briatore io, lavativo del Sud (sì sono uno di quelli che è rimasto al Sud)  te lo faccio gratis in una settimana il sito al Twiga, se mi dai il mandato! E come pagina che indica agli utenti che il sito è in costruzione non ti metto certo una cagata come quella: al più “fesso” dei miei clienti metto una pagina gradevole da vedere quando il sito è in costruzione, non certo con il mio di Brand, ma con il loro e soprattutto metto delle informazioni utili per gli utenti, tipo indico la pagina Facebook oppure l’indirizzo o i numeri di telefono presso cui poter contattare chi preposto a curare la comunicazione del sito (spesso lo stesso cliente che mi commissiona il sito). Per intenderci vi indico un sito che sto realizzando a soli 200 euro (prezzo promozionale per un sito di 4 pagine)

http://www.vdmanagement.com/

lo ho iniziato giusto due giorni fa e ci ho lavorato sopra un paio di ore, ancora come potete vedere è “under construction”, per quanto sono già a buon punto con i lavori: notate qualche differenza con il sito “in costruzione” del Twiga di Otranto? (è passato un po’ di tempo dalla pubblicazione dell’articolo ed ora il nostro sito è bello e finito… non quello del Twiga)

Vi invito a notare tra l’altro che sul sito che sto realizzando ci sta anche un apposito form, che si apre facendo clic sul lucchetto, nel quale il mio cliente può inserire delle credenziali di accesso per poter vedere l’avanzamento dei lavori. (Pubblicità Progresso: il mio!) Ora prendo atto che 200 euro è un prezzo eccessivamente basso, e che sono un pazzo a fare queste tariffe, ma come vedete la massima professionalità non manca comunque: i siti che facciamo sono il nostro primo biglietto da visita come web agency!

Ma in realtà non volevo parlarvi di quanto siamo bravi noi o di quanto siano professionali o meno quelli della web agency da cui si serve Briatore, anche perché dipende sempre da quanti soldi ti paga il cliente, so bene quanto siano restii i clienti a spendere soldi sul web, pochi, soprattutto in Italia (non solo al sud!), capiscono che quello è un modo per farne di più, e purtroppo se non si viene pagati abbastanza non si  può fare un buon lavoro, e a giudicare dal suo attuale sito (neanche responsivo) Briatore non credo dia molti soldi ai ragazzi della sua web agency: www.flaviobriatore.it! Nel 1998 ho visto siti con un look più moderno di questo! E mi fermo al look, perché non è neanche di web design che voglio parlare in questo articolo, ma l’argomento principale sarà il nome di dominio del sito del Twiga di Otranto, sul quale faremo diverse considerazioni. Sì avete capito bene, si possono fare considerazioni anche sui nomi di dominio, e quante pure! Inizio con il farvi notare che invece di utilizzare un’estensione .it, il buon Flavio (o chi per lui) sembrerebbe aver preferito l’estensione .com, ma siamo sicuri che sia stata davvero una scelta?! Secondo me sicuramente non lo è stata, o meglio è stata una scelta obbligata! In effetti ci vuole poco a convenire quanto sarebbe stato molto più opportuno usare l’estensione .it per il dominio che deve ospitare il sito del Twiga, invece della com. Ad un mio cliente avrei consigliato di prendere anche l’estensione .com per poi fare un redirect sul dominio con la .it, giusto per proteggere il marchio, probabilmente avrei fatto prendere anche la .eu per la stessa ragione  (mentre vi scrivo è libera e costa pochi euro). Ricapitolando se Briatore fosse venuto da noi a farsi il sito avremmo acquistato i seguenti nomi di dominio:

www.twingaotranto.it
www.twingaotranto.com
www.twingaotranto.eu

Ma come dominio principale avremmo usato il .it, essenzialmente per due buone ragioni:

  • Otranto si trova in Italia, il Twiga si trova fisicamente ad Otranto, e la parola Otranto compare anche nel nome del sito;
  • non avrei mai rinunciato, da imprenditore, all’appeal che il brand “Italia” ha a livello internazionale, avrei quindi visto l’estensione .it come un valore aggiunto, a maggior ragione pensando al fatto che la struttura dovrebbe attrarre persone da tutto il mondo!

C’è anche da dire che per motivi SEO (ottimizzazione per i motori di ricerca) è preferibile avere un nome corto ad uno lungo, ma questo è abbastanza irrilevante perché si tratta giusto di una lettera di differenza, resta il fatto che non avere il “.it” nel nome del dominio è davvero una scelta poco felice! Ma allora perché Briatore ed il suo staff di brillanti esperti hanno optato per l’estensione .com? Forse potremo rispondere a quest’ultima domanda andando su www.twigaotranto.it, ossia sul dominio con l’estensione consigliata. Non viene fatto un redirect all’attuale sito in costruzione del Twiga, ma neanche compare nel browser la scritta “Indirizzo non trovato”… ed allora?! Allora andate a vedere ho messo il link apposta!!! Ci mostra una pagina in cui lo stesso dominio è venduto a 10000 dollari. Direi che questo risponde alla nostra domanda: il nome di dominio che consigliavo caldamente al caro Flavietto costa, oggi come oggi, 10.000 dollari, e quindi è chiaro come mai la scelta sia ricaduta sul più economico .com. La maggior parte dei miei lettori (16 circa), essendo esperta di web ed internet, avrà già realizzato che cosa è successo, e probabilmente sta già facendosi delle grasse risate, già perché bisogna essere davvero poco avveduti per non dire totalmente sprovveduti (e sempre un eufemismo è), per farsi soffiare un nome di dominio iin questo modo. Praticamente qualcuno ha acquistato il nome www.twigaotranto.it prima di Briatore, cioè prima di chi ha deciso il nome che lo stesso sito avrebbe avuto, e lo ha rimesso in vendita a quel prezzo esorbitante. Tenete presente che normalmente i nomi di dominio costano in genere da pochi euro a poche decine, salvo alcuni nomi già acquistati da aziende e privati e rivenduti ad un prezzo maggiorato, cosa che in genere accade per nomi di dominio particolarmente appetibili, ma in questo caso l’appetibilità il dominio twigaotranto.it, la ha avuta solo dopo che la notizia della sua prossima apertura è stata resa nota. A quanto pare, dalle ricerche che ho svolto, un tipo di Barletta (di cui ometto il nome) ha preceduto la web agency di Briatore nell’acquistare questo dominio ed ha pensato bene di provare a rivenderlo (a chi secondo voi?) a quel “prezzo di realizzo”! 😀

Evidentemente Briatore non ha ceduto al ricatto, e non ha ceduto i 10000 verdoni, o magari poverino neanche sa nulla di tutta questa storia, ma caro Briatore una cosa te la voglio fare sapere, io che non sono un grande imprenditore, qualche anno fa prima di aprire la mia partita IVA, dovendo scegliere il nome da dare alla mia piccola azienda, ho prima verificato che lo stesso nome fosse libero su internet, infatti volevo chiamarla Web Lab, ma essendo il dominio www.weblab.it occupato ho optato per Weblab24 ed ho acquistato www.weblab24.it già prima di aprire. Tra l’altro questa è una prassi comune, infatti Flavio avrai notato che in giro ci sono tante aziende con il numero 24 nel nome! No che hai capito non ti sto consigliando di aprire il Twiga24!!! Ti sto consigliando di mandare a casa chi non è stato abbastanza lungimirante da consigliarti di prendere il nome di dominio prima di dare il nome dell’azienda in pasto ai media, errore da bambini piccoli (un po’ minchioni pure). Come era che dicevi, non ho mai visto il tuo reality e non ricordo.. ah sì “Sei fuori!”: mi sa che dovresti dirlo a qualcuno dei tuoi consulenti! 

Oggi l’immagine sul web è importante e questo lo sanno tutti ormai, ma ci sono alcune cose importanti relativamente ad essa che molti ignorano, non l’attuale presidente degli Stati Uniti nonché imprenditore come il nostro Flavio,  visto che Donald Trump ha comprato oltre tremila domini con il suo nome in varie salse, anche quelli con frasi offensive per evitare che potesse usarli qualcun altro, ed a quanto pare è stata una scelta opportuna. Ovviamente non immagino Trump come un esperto di web, ma sicuramente è uno che sa scegliere i suoi esperti! Eccovi un articolo in merito: http://www.ansa.it/sito/notizie/tecnologia/internet_social/2017/02/21/trump-in-20-anni-incetta-domini-web_9d50a4ad-eae9-4c10-b381-e5c6e5051801.html .

Voglio infine precisare a beneficio di tutti, esperti di web e non, che anche con l’estensione .com il sito farà comunque quello che deve fare e “non morirà nessuno”, sono certo che qualcuno proverebbe anche a difendersi dicendo che .com è internazionale ed è anche meglio per questo motivo: cazzate! Il nome migliore sarebbe stato twigaotranto.it e le cose sono andate al 99.9% come ve le ho raccontate, magari in futuro intervisterò il tipo di Barletta che lo vende a 10.000 dollari per saperne di più, e del resto la superficialità notata anche su altri aspetti mi conferma questo background di mediocrità e pressapocaggine nel fare le cose da parte di chi se ne è occupato (magari perché poco pagato, non voglio giudicare). A proposito Flavio anche se non vuoi che facciamo gratis il sito del tuo locale (per noi sarebbe una bella promozione!), ti consiglio caldamente di rimuovere dalla pagina Facebook l’indirizzo dello stesso, almeno finché non sarà stato ultimato: forse anche ai tuoi esperti di social media dovresti dire “Siete fuori!”.

Piccolo aggiornamento, adesso che la procura di Lecce a disposto il sequestro del Twiga di Otranto, Briatore prende le distanze dai soci pugliesi, di cui alcuni indagati, sospendendo la licenza per l’uso della denominazione che consentirebbe di accomunare il locale salentino agli altri di sua proprietà. Come già detto la web agency che si sta occupando di realizzare il sito (ancora in perenne costruzione) è la stessa che ha realizzato il sito di Briatore, sopra citato, quindi c’è poco da prendere le distanze! Io comunque ancora non capisco come possano essere tutti quanti (Briatore e company pugliese) così poco professionali da mettere il nome di un sito su dei manifesti per poi lasciare lo stesso sito in quello stato, mi chiedo se solo a me questa sembra una cosa assurda!

Insomma dopo questo aggiornamento mi sa che Briatore deve pronunciare il fatidico “sei fuori”, rivolto non solo verso i suoi consulenti di web e social marketing, ma anche verso i suoi consulenti tecnici o verso quelli dei suoi “soci”.






4 commenti

  • FabriSS

    Analisi impeccabile… io avrei chiesto il doppio, facendo un investimento ed acquistando anche tutte le altre estensioni (org, eu, info) e le varie declinazioni (con trattino e così via).
    Ps: nell’articolo c’è un errore di battitura quando elenchi i domini: twiNgaotranto 😉

    • admin

      Ciao FabriSS,
      grazie per il commento e per l'”impeccabile”! 🙂 Provvedo subito a correggere l’errore, e giacchè ti racconto un piccolo aneddoto. Come due minchioni con un mio amico l’altro giorno, siccome lui aveva detto si chiamasse “Twinga”, prima di scrivere questo articolo, abbiamo acquistato twinga.online!!! Quando ci siamo accorti dell’errore non ho più voluto prenderlo twiga.online, che era comunque libero. Sarebbe perfetto per usarlo con i domini di terzo livello: otranto.twiga.online, manila.twiga.online, newyork.twiga.online, aleppo.twiga.online… mentre scrivo credo sia ancora libero, quasi quasi lo prendo, se non mi precede qualcuno dei miei lettori! 😛

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