La cannabis per i programmatori

Che voi siate dei web developer, che passano le loro giornate immersi nel codice PHP, nell’HTML e nel Javascript, o dei programmatori di JAVA o C++, o che sviluppiate in Assembler, ho per voi una notizia stupefacente che vi riguarda! Pronti?!? Ok! Dallo scorso anno esiste sul mercato una varietà di cannabis concepita apposta per aiutare chi lavora con il codice ad essere più creativo e produttivo: la coding sativa.


Fifty Weed

Vi assicuro che non è una bufala. Purtroppo questo non accade nel Bel Paese, che così sarebbe molto più bello, ma nel Colorado, stato americano che ormai da diversi anni ha legalizzato la cannabis, dove l’agenzia TDA Builder, insieme alla Colorado King, ha sperimentato e messo sul mercato tre nuovi ceppi di marijuana chiamata Fifty Weed, che sembrerebbe aumentare la creatività di chi ne fa uso.

Le tre cultivar della cannabis per creativi

  • Concepting Indica (per designer)

    Grazie alle sue proprietà i designer potranno avere idee meravigliose.

  • Coding Sativa (per programmatori)

    La Coding Sativa serve ai programmatori, cioè a tutte quelle persone che si fondono con lo schermo del computer per creare siti, software, app e tutto ciò che ruota intorno al codice. Come potete notare dalla foto in alto in questo articolo, il disegno sull’etichetta del barattolo, in alto a destra, mostra lo schermo del computer, degli ingranaggi e una cartella del file system.

  • Strategy Hybrid (per strategic planner)

    Per i consulenti di pianificazione strategica che guidano il team all’ideazione di soluzioni creative per le aziende.



Non è un segreto che le droghe possano “espandere la mente” e aiutare a stimolare la creatività, inoltre nelle opportune circostanze possono aumentare la concentrazione ed aiutare a lavorare più a lungo.

Constance DeCherney, responsabile della strategia di TDA, afferma “Grapefruit Haze è il mio trampolino di lancio per le sessioni di strategia a tarda notte, mi dà chiarezza, concentrazione e mi consente di aprire la mente in modo che i modelli e i valori anomali siano più facili da individuare”.

…è il mio trampolino di lancio per le sessioni di strategia a tarda notte, mi dà chiarezza, concentrazione e mi consente di aprire la mente in modo che i modelli e i valori anomali siano più facili da individuare.

Cannabis e programmazione

Sembrerebbe, come testimoniato da numerose testimonianze dalla comunità dei programmatori, che la cannabis aiuti a focalizzarsi nell’affrontare un problema specifico o un determinato lavoro. Il THC sembrerebbe rendere più complicato gestire il multitasking ma potrebbe aiutare a trovare una migliore concentrazione evitando distrazioni una volta immersi in una specifica attività come la stesura di un codice. Ovviamente questo dipende da tanti fattori e più in generale molti sostengono che “moderation is the key“.

D’altro canto il THC, in sinergia con gli altri cannabinoidi, può aiutare ad avere una prospettiva diversa rispetto al problema che si sta affrontando, aiutando a trovare soluzioni alternative e magari più efficaci o efficienti. In questi ultimi casi alcuni sostengono che vale il seguente slogan:

Think high, work sober.

Ossia finché si è in una fase di brain storming iniziale o comunque ancora in fase di definizione delle cose da fare, andrebbe bene essere sotto l’effetto del THC, se invece si è prossimi alla dead line, magari conviene essere il più lucidi possibile. Ovviamente tutto va rapportato al livello di assuefazione del soggetto e anche di dipendenza dalla cannabis. Un programmatore che sia un assuntore cronico potrebbe addirittura avere problemi a concentrarsi senza assumere la sua dose quotidiana.

Tempo fa leggevo che l’FBI faceva fatica a trovare bravi informatici, cercava hacker in particolare, che fossero sobri: la maggior parte usava cannabis. Eccovi un articolo su VICE che parla di questo.

Cannabis legale per programmare?

Può essere che il CBD, principio attivo principale della cannabis legale, aiuti ancora di più a concentrarsi rispetto al THC (legale solo a bassissime concentrazioni in Italia). Sicuramente il CBD rilassa e diminuisce l’ansia, cose certamente utili se si vuole programmare serenamente e produttivamente. Inoltre il CBD può servire da antidoto a uno sballo eccessivo da THC. Se qualche programmatore vuole provare a sviluppare sotto l’effetto del CBD assunto fumandolo l’ideale per avere elevate concentrazioni è probabilmente utilizzare l’hashish CBD. Diversamente se si preferisce evitare di fumare e si vuole sperimentare l’effetto del CBD nel programmare si può provare l’olio al CBD.

 





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