Il futuro del content marketing e del SEO

Il futuro del content marketing e del SEO: freschi freschi dagli States 5 trend che ogni marketer ha bisogno di conoscere

Il content marketing è giunto ad un punto di flessione critico. Perché esso possa fungere da carburante ed infrastruttura per le aziende di marketing, alcune cose devono cambiare. I brand stanno perdendo gran parte dei rendimenti dei loro investimenti.
Questo è risultato da un sondaggio su 252 aziende leader nel marketing, e citate in Fortune 500, condotto da BrightEdge.
Il 71% dei marketer sostiene che meno di metà dei loro contenuti siano effettivamente utilizzati dagli utenti.

Il 71% dei marketer sostiene che meno di metà dei loro contenuti sono utilizzati dagli utenti.
Meno del 9% dei marketer riportano che 3/4 o più dei contenuti che producono creano coinvolgimento.
Il consumo dei contenuti B2C va leggermente meglio di quelli per il B2B.

Il content marketing non riguarda solo la produzione, ma anche le performance.

Non sarebbe bello se potessi trasformare il tuo brand in una potenza del content marketing del futuro, già oggi? Puoi! Diventa un leading content marketer (e migliora il tasso di consumo dei tuoi contenuti) abituandoti ad adottare questi 5 trend adesso – prima che il tuo brand o la tua attività siano lasciate dietro dalla concorrenza.

1. Convergenza di SEO e Content Marketing

Combinare le best practice SEO e il processo di content marketing è l’iniziativa più semplice da attuare oggi se vuoi vincere domani! Infatti, solo il 3% dei marketer intervistati da BrightEdge vede il SEO ed il Content Marketing come discipline separate.

Lo studio consente di avere potenti intuizioni sull’intenzione del consumatore (user intent), che possono guidare a strategie di content marketing più intelligenti. L’ottimizzazione dei contenuti assicura che i consumatori (utenti) siano in grado di trovare ed utilizzare i tuoi contenuti attraverso la ricerca organica, che convoglia ancora il 51% di tutto il traffico del web.

Lo studio consente di avere potenti intuizioni sulle intenzioni del consumatore, che possono guidare a strategie di content marketing più intelligenti.

Conversioni, coinvolgimento e traffico sono tre delle più importanti metriche per tenere traccia delle performance dei contenuti, questo è risultato dal sondaggio rivolto ai leader del marketing negli States.
La convergenza del content marketing e delle pratiche SEO è ciò che aiuterà i brand del futuro a raggiungere questi obbiettivi così critici. Essa farà crescere le conversioni, aumenterà il coinvolgimento e allo stesso tempo porterà più traffico di qualità.

Tre consigli per adattarsi a questo trend:

  • Investi in SEO prima (non dopo) il lancio di un contenuto: una migliore integrazione dall’inizio porterà a risultati migliori.
  • Considera la possibilità di creare micro contenuti: elementi di contenuto piccoli e personalizzati sono più altamente ottimizzati per specifiche domande e ricerche dei consumatori rispetto ai contenuti in forma lunga (per esempio webinar, report di ricerche, casi di studio), che richiedono anche maggiori risorse.
  • Fatti guidare dai dati: Smetti di creare tipi di contenuto che non funzionano. Se spendi l’80% del tuo tempo su contenuti che generano solo il 20% dei tuoi risultati, ribalta questo stato di cose e investi più tempo su sforzi che devono produrre risultati.

2. Successo e coinvolgimento dei contenuti

Il contenuto che non è coinvolgente – in termini di traffico, conversioni, ed entrate – non convertirà e non si posizionerà bene nei motori di ricerca. È così semplice! Nella ricerca citata, solo 1 brand su 5 del B2C produce contenuti che coinvolgono il loro pubblico bersaglio. Per i brand B2B, il coinvolgimento dei contenuti medio è del 50%.
Per quanto riguarda Google, le metriche di engagement come il click-trough rate ed il tempo di permanenza medio sul sito, possono impattare positivamente  sui tuoi posizionamenti nella ricerca organica.
Su Facebook, la storia è simile, I contenuti che coinvolgono di più (condivisioni, commenti e reazioni) ottengono maggiore visibilità.

Tre consigli per adattarsi a questo trend:

  • capisci cosa vogliono i consumatori: è arrivato il momento di creare contenuti intelligenti. Si tratta di questo, creare contenuti su argomenti e trend rilevanti per il tuo pubblico, allinearli con l’intenzione dell’utente, e ottimizzarli per essere trovati.
  • Scrivi titoli che creino coinvolgimento: Steve Rayson di BuzzSumo ha condotto alcune ricerche essenziali sulle formule dei titoli. I titoli non sono un extra! La scrittura dei titoli è sia arte che scienza.

    I titoli non sono un extra.

  • Fornisci ciò che il tuo titolo promette: dopo aver ottenuto il click, il tuo contenuto deve essere la miglior risposta ad una domanda, deve essere la risorsa più utile, o deve comunque aiutare gli utenti ad imparare con successo qualcosa di nuovo o come risolvere un problema.

La chiave per il successo del contenuto sta tutta nell’allineare il contenuto che crei affinché combaci con l’esperienza dell’utente.
Come dice Joe Pulizzi, founder di CMI, “creare contenuto che abbia lo scopo primario di migliorare la vita del mio utente e come scopo secondario di guidare la pipeline delle vendite.”

“creare contenuto che abbia lo scopo primario di migliorare la vita del mio utente e come scopo secondario di guidare la pipeline delle vendite.”

3. Local marketing e mobile interconnessi

È arrivata la rivoluzione iperlocale! Infatti, il 51% delle aziende intervistate nel sondaggio dicono che ottimizzare i contenuti nella direzione del local marketing è stata una cosa importante con priorità massima. Del resto ciò significa che quasi metà non sta dando priorità alla creazione di contenuti efficaci per il pubblico locale e per quello mobile.
Quasi un terzo di tutte le ricerche eseguite da mobile sono collegate alla locazione dell’utente, secondo ThinkwithGoogle. Se i tuoi contenuti non combaciano con questo “local intent”, sarà difficile trovarli attraverso la ricerca organica, e ciò significa che il tuo pubblico non li consumerà.

Quasi 1/3 di tutte le ricerche su mobile sono collegate alla locazione dell’utente, secondo @ThinkwithGoogle

Due consigli per adattarsi a questo trend:

  • ottimizza per locazione, dispositivo e migliora la velocità: sempre! Gli utenti si aspettano contenuti che siano localizzati ed ottimizzati, e si aspettano che siano caricati velocemente.
  • Intercetta la domanda di argomenti “hot” e tipi di formato (come video o immagini) o perderai potenziali utenti.

4. Ricerca vocale

La ricerca vocale è la prossima “next big thing.”
Beh probabilmente! Anche se la ricerca vocale rappresenta almeno il 20% di tutte le ricerche di Google e il 31% dei marketer credono che la ricerca vocale sia la prossima “big thing”, circa il 62% delle aziende leader dice di non avere intenzione di prepararsi alla ricerca vocale.

Che sta succedendo qui? Semplicemente, I marketer sono molto al di sotto delle aspettative dei consumatori nel settore della ricerca vocale. Questa mancanza di interesse verso le ricerche vocali potrebbe costituire presto un serio problema per molti.

Dopo tutto, dal 2020, il 50% degli utenti interagiranno con tecnologia attivata vocalmente, a detta di ComScore.

Dal 2020, il 50% degli utenti interagirà con tecnologie attivate con la voce.

Un consiglio per adattarsi a questo trend

  • Crea contenuti che rispondano a domande su keywords dall’elevato valore e su argomenti che riguardano il tuo brand. Fornire risposte brevi, rilevanti e veloci è essenziale per il successo in questa direzione.

Intelligenza artificiale e machine learning

Ci stiamo muovendo in un mondo “post-mobile”. Agenti intelligenti (chat bot e assistenti personali) stanno cambiando l’essenza della ricerca così come la conosciamo. Google negli ultimi anni è stato prima di tutto un’azienda mobile-first. Ora si muove per essere un’azienda AI-first. Ma Google non è il solo gigante della tecnologia a scommettere sull’AI (o IA che vogliate), ci sono anche Facebook, Microsoft, Amazon, Apple e altri.
Perché usare l’approccio AI-first? Si tratta di comprendere i consumatori – le loro intenzioni, interessi e interazioni – e fornire la migliore esperienza possibile per loro nel loro percorso tra i contenuti. Il tuo pubblico a così tanti dati disponibili ora come ora. Forse troppi.

La AI è il machine learning possono aiutarti ad utilizzare i dati, traducendoli in intuizioni e poi in contenuti che funzionano bene. Grazie al machine learning il tuo brand guadagnerà maggiore visibilità e tu sarai pronto a prendere migliori decisioni nel content marketing che condurranno il tuo business più avanti.

Conclusioni

Il futuro del content marketing sta tutto nel costruire una migliore esperienza per l’utente che consuma i contenuti. L’enorme opportunità che hai come marketer (cmq come titolare di un business) viene dal collegare i punti su tutti gli elementi visti in quest’articolo – combinando SEO e content marketing, creando coinvolgimento, sinergia tra locale e mobile, ricerca vocale e machine learning.
Adattandoti al modo di evolvere di come la gente cerca e consuma contenuti,  stare sempre un passo avanti agli altri e sarai pronto a fornire i contenuti di cui ha bisogno il tuo audience nel modo in cui ne ha bisogno: fallo prima dei tuoi competitor!

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Fonte:

The Future of Content and SEO: 5 Trends Every Marketer Needs to Know



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